Se non conoscete la strada,
seguite il cartello
pubblicata da Daniela Micheli
20 giugno 2011 alle ore 13.07
Mi piacerebbe sapere quanti dei nostri parlamentari si è posto il problema dello stato sociale che hanno decimato, portando questa povera ItaGlia allo sfacelo totale.
Vorrei sapere quanti di lor signori hanno toccato con mano il problema delle famiglie che hanno un malato in casa e che si trovano ad elemosinare un’assistenza che puoi avere solo pagando.Già, pagando…
Ti fai il culo tutta la vita, paghi le tasse, i contributi e quant’altro per vederti riconoscere una pensione che, se va bene, basta giusto a coprire le spese vive di sussistenza.
Se hai la sfiga di ammalarti, devi solo pregare il signore di crepare in fretta e di non doverti trovare nelle condizioni di rivolgerti alle strutture che in teoria, molto in teoria, sono preposte all’assistenza di questo popolo di gente inabile.
Elemosinare, pare di elemosinare ciò che uno stato civile dovrebbe garantire quando non sei più forza lavoro e di fatto sei considerato un peso per la società.
Vi mando affanculo, popolo di faccendieri, di puttanieri, di poltronari, di intrallazzatori. Tutti quanti, indistintamente, voi che dovreste essere l’esempio e dovreste battervi per salvaguardare lo stato sociale, il welfare o come cazzo si chiama. Non dovreste mai mettere le persone nella condizione di sentirsi abbandonate, di doversi domandare se rinunciare al lavoro per assistere gli anziani genitori.Dovete andarvene tutti affanculo, a destra, a sinistra, in alto e in basso.
Tutti quanti indistintamente perché per quanto vi crediate assolti siete lo stesso e per sempre coinvolti. Ma voi no, voi fare i teatrini a Pontida urlando oscenità che auspicherebbero l’intervento del capo dello Stato per quanto sono offensive; voi andare a puttane nei vostri palazzi, voi che andate a mostrare il vostro volto nelle piazze senza metterci quello vero. Ma andatevene tutti affanculo davvero, con l’augurio di non trovarvi mai nella situazione in cui io oggi mi sono trovata. Lo sapete che sono i sensi di colpa, bastardi senza gloria?
Lo sapete cosa vuol dire per una figlia sentirsi un pezzo di merda perché non riesce più, assieme a suo fratello e una badante pagata profumatamente, a gestire la propria madre? No, voi non lo sapete…
Il vostro stipendio vi permette tutto e siete bravissimi ad assolvervi da ogni senso di colpa o non vivreste più da quello che dovrebbe nascere spontaneo pensando a ciò al quale ci avete portato. Affanculo.
E NEANCHE QUESTA:
Stranezze e buone (con una cattiva) nuove pubblicata da Gianmario Caramanna
Giorni strani, intensi, ricchi di novità, pur non senza le immancabili perturbazioni .....Negli ultimi giorni ho fatto alcuni incontri che mi hanno regalato colore e positività: due splendide persone che mi hanno rivelato la loro vera identità (spesso in rete le donne, ma non solo loro, utilizzano nickname non veritieri) e la cosa mi ha fatto molto piacere ........ ho incontrato - seppure soltanto per pochi minuti approfittando di una pausa in un mio viaggio - un'amica conosciuta in rete che anche nella realtà mi è apparsa positiva e limpida proprio come in rete....... ho parlato a lungo con un amico lontano che da tanto non sentivo direttamente........ sabato sera vicino a Rimini ho incontrato tre coloratissimi indiani d'america, pieni di dignità e di fierezza, e sono stato qualche tempo felicemente con loro ........ ecc.
Anche il clima interno al lavoro in questi giorni sembra meno pesante del solito, anche se non mancano le "trappole" e le "imboscate" che, se come in queste ore, sono da "fuoco amico" mi fanno reagire con determinazione ed anche - strano per me - con inconsueta pacatezza, perchè prevale la convinzione che il tempo sistemi sempre e comunque le lingue biforciute.......
Domani sarò tutto il giorno con il gruppo di colleghi che più mi sono professionalmente vicini in seno al "mio" Confidi: con loro faremo il punto della nostra attività in essere ed in divenire, delle difficoltà (da superare) e delle opportunità (da cogliere). Ci incontreremo anche con gli amici del savonese ove da oltre un anno operiamo sinergicamente, con reciproca soddisfazione.......
Ed al rientro a Torino, dopo poche ore mi attende una due giorni nella capitale: adoro la città di Roma, a dire il vero non sono sempre entusiasta delle riunioni nazionali (che di solito iniziano in ritardo e sono, a mio parere, troppo formali), e poter la sera passeggiare nel suo centro storico mi regala serenità e positività.
Anche se ora frequento meno la capitale rispetto al più recente passato (avendo rimunciato a trasferirmi lì per lavoro e avendo "mollato" alcuni tra i miei incarichi nazionali) mi fa sempre piacere recarmi lì e so di essere fortunato che il mio lavoro periodicamente mi porti in loco: ogni volta si ripete una nuova occasione di confronto, indispensabile per procedere senza soverchi strappi nel cammino intrapreso, sul piano professionale, ma anche - ciò che più conta per me e che, tra l'altro, ritengo essenziale anche per meglio vivere l'impegno lavorativo - sul piano personale.
Buona serata a Tutte/i ed a ciascun di Voi, sempre BUONA VITA!!!